L'economia al tempo dell'incertezza: cronaca di una Giornata dell'Economia diversa da tutte

Di Barbara Fondelli - Ufficio Comunicazione e Relazioni esterne CCIAA Maremma e Tirreno

È stata una Giornata dell’economia diversa, quella del 2020. Come più volte sottolineato dal presidente CCIAA Breda durante l’evento, ormai da 18 anni questo è un momento irrinunciabile per tutta l’economia locale, un appuntamento che ha scadenzato il passare degli anni fotografando lo stato dell’economia. Negli ultimi anni la sede si è alternata tra Grosseto e Livorno, ma da sempre l’evento è stato in grado di riunire insieme nella stessa sala le componenti vitali dell’economia, atteso e seguito dalla stampa e poi dai cittadini grazie alla copertura dei mass media.
La Giornata dell’economia è sempre stata trend topic, per usare un gergo prestato dai social network, nella comunità locale. È quindi con uno stato d’animo particolare che quest’anno si è aperta la 18esima edizione, esclusivamente online, a testimoniare una volta di più quanto sono cambiate le nostre vite nell’arco di meno di un anno. 
L’argomento che ha dato spunto all’incontro è un tema che innerva tutta la nostra realtà attuale, riassunto nel titolo “L’economia al tempo dell’incertezza: quali prospettive?”.
Il mondo economico avverte con forza il peso della precarietà in questo periodo di pandemia, e il tentativo della Giornata è stato indicare, con volontà costruttiva, le possibili vie di uscita e di sviluppo del sistema “oltre” l’emergenza.
L’estrema incertezza che caratterizza la situazione pesa come un macigno non solo a livello esistenziale ed individuale, ma compromette l’attività imprenditoriale. “L’impresa ha bisogno di certezze per poter programmare, senza programmazione non c’è impresa” ha sottolineato durante il suo intervento il presidente Breda.
Per riflettere su questi temi, il presidente ha voluto accanto a sé due ospiti del calibro di Carlo Sangalli, presidente di Unioncamere nazionale, e di Eugenio Giani, neopresidente della Regione Toscana. 

“Questo territorio racchiude due splendide province che sono già segnate da difficoltà pre-Covid – ha esordito Breda – Qui la competitività è ostacolata da fattori la cui soluzione non è più rinviabile. E qui le categorie economiche e sindacali hanno trovato la loro coesione su progetti comuni, dando un grande e importante segno unità. L’esempio sono i tavoli di lavoro #SILIVORNO e #SIGROSSETO. Le nostre imprese e le loro associazioni chiedono le stesse opportunità di altri territori. Noi con loro chiediamo infrastrutture: due su tutte, Darsena Europa e Corridoio Tirrenico. Chiediamo lavoro vero, vogliamo trattenere i giovani sul nostro territorio. Dopo questo tsunami si dovrà lavorare senza sosta per rilanciare la nostra economia, in un modo per il quale possiamo scomodare il Piano Marshall del dopoguerra.”

Un momento nevralgico, in cui si porranno le basi per decidere le sorti dei prossimi anni.
Come sottolineato da Danilo Taino sul Corriere della Sera, l’immane crisi globale innescata dal virus ha dato il via ad un altrettanto esplosivo percorso di innovazione in tutti i campi - medico, prima di tutto, ma anche scientifico ed economico - con il definitivo trionfo del digitale e dell’e-commerce. Tutti questi cambiamenti che ad oggi lavorano ormai a velocità vertiginose, hanno in sé un potenziale distruttivo ma anche un potenziale di crescita incredibilmente promettente. In altre parole, per gli esperti, questo shock e la conseguente reazione del sistema potrebbe essere la scossa che farebbe uscire l’economia dalla stagnazione in cui versa dal 2008. Ci sono dunque delle premesse per riprendere a crescere, e soprattutto i segnali di arrivo di treni da non perdere. Di qui la proposta, provocatoria ma anche reale, di bypassare logiche centraliste consuete e ragionare in modo nuovo.
“Alla Regione chiedo – è l’appello del presidente - guardate a noi come territorio per sperimentare nuove forme di rilancio e ristrutturare il sistema infrastrutturale ed economico, provando a ribaltare la situazione attuale. Siamo pronti, perché in modo unitario abbiamo già elaborato un piano, un insieme di richieste e di priorità. Tutto quello che c’è da fare è dare il via alla sua realizzazione. La Camera di Commercio è pronta a lavorare per il rilancio di questa parte della Toscana”.

Il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che ha speso parole importanti. “Ringrazio Riccardo Breda per questa iniziativa: abbiamo tante cose su cui lavorare insieme, e lo faremo”. Poi Giani ha fatto riferimento alle manifestazioni e alle richieste unitarie delle categorie economiche e dei sindacati per chiedere il completamento dell’infrastruttura tirrenica: “Ricordo ancora quella bellissima iniziativa a favore del Corridoio tirrenico, con cui la Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno si è posta come punto di riferimento del territorio, in modo concreto. Occorre proseguire sulla medesima strada per essere pronti ad un rilancio appena sarà possibile”. 

“Soprattutto in questa situazione economica in rapidissima evoluzione in cui la nuova emergenza sanitaria mette a serio rischio il futuro di tante imprese e tantissimi lavoratori, convivere con la pandemia significa tenere in equilibrio le ragioni della salute e quelle dell’economia – ha sottolineato il presidente di Unioncamere Carlo Sangalli – Il peggio non è passato, occorre affrontare la crisi affrontando i nodi strutturali che ci trasciniamo da anni. Le tensioni sociali sono dietro l’angolo, le persone stanno rischiando di perdere la speranza. Servono, e subito, indennizzi e ristori a fondo perduto, moratorie fiscali, risorse a favore delle garanzie per l’accesso al credito, la continuità degli ammortizzatori sociali, nuove politiche attive per il lavoro. E le Camere di commercio, grandi corpi intermedi pubblici, sono l’anello indispensabile per fare tutto questo”. Sangalli ha poi aggiunto: “La Camera della Maremma e del Tirreno ha dimostrato con i fatti e colto appieno lo spirito della riforma camerale: è stata tra le primissime, quattro anni fa, a fare uno sforzo tenace e generoso, prevedendo l’accorpamento di Grosseto e Livorno. Colgo l’occasione per complimentarmi per la responsabilità civica ed economica di aver messo insieme identità e storie in una regione con identità e storie fortissime”.